IL CULTO CRISTIANO
ALLA LUCE DELLA VIA DEL SANTUARIO PERCORRENDO LA VIA CHE CONDUCE ALL’ARCA PER ADORARE
IO SONO LA VIA
(LA VIA DEL SANTUARIO)
PREMESSA
EBREI CAPITOLO 9:
……[8]Lo Spirito Santo intendeva così mostrare che non era ancora aperta la via del santuario, finché sussisteva la prima Tenda. [9]Essa infatti è una figura per il tempo attuale, offrendosi sotto di essa doni e sacrifici che non possono rendere perfetto, nella sua coscienza, l'offerente, [10]trattandosi solo di cibi, di bevande e di varie abluzioni, tutte prescrizioni umane, valide fino al tempo in cui sarebbero state riformate. [11]Cristo invece, venuto come sommo sacerdote di beni futuri, attraverso una Tenda più grande e più perfetta, non costruita da mano di uomo, cioè non appartenente a questa creazione, [12]non con sangue di capri e di vitelli, ma con il proprio sangue entrò una volta per sempre nel santuario, procurandoci così una redenzione eterna. ……
(Riforma Ebrei 9 ed Atti 2)
La via del santuario è nella tenda di convegno e Dio ha promesso che avrebbe riedificato quella di Davide.
Il discorso di Giacomo
[13]Quand'essi ebbero finito di parlare, Giacomo aggiunse: [14]«Fratelli, ascoltatemi. Simone ha riferito come fin da principio Dio ha voluto scegliere tra i pagani un popolo per consacrarlo al suo nome. [15]Con questo si accordano le parole dei profeti, come sta scritto: [16] Dopo queste cose ritornerò e riedificherò la tenda di Davide che era caduta; ne riparerò le rovine e la rialzerò, [17] perché anche gli altri uomini cerchino il Signore e tutte le genti sulle quali è stato invocato il mio nome, [18] dice il Signore che fa queste cose da lui conosciute dall'eternità. (Atti 15)
Dio, quindi, chiede che il culto cristiano segua la via del santuario secondo la tenda di Davide, che era caratterizzata dai canti e dalla lode.
E’ a motivo di questo che noi cristiani ci proponiamo di offrire un culto secondo la via del santuario stigmatizzando il percorso nei suoi sette tratti con canti e lodi.
Gesù ha detto: “Io sono la Via, la Verità e la Vita, nessuno verrà al Padre se non attraverso di me.” E’ evidente che col culto si desidera andare a Dio e che “Giovanni 14” indica in primo luogo Gesù come la “Via” e come conseguenza la Verità e la Vita;
Egli è, dunque, la “Via del Santuario”.
Pertanto solo colui che percorre la Via del Santuario giunge al Padre conoscendo la Verità ed ottenendo la Vita.
1. DAL MONDO ALLA PORTA DELLA TENDA DI CONVEGNO
Prima dell’ingresso il terreno è intriso del sangue delle vittime sacrificate. Esse venivano sgozzate fuori dalla porta. Gesù fu crocifisso fuori dalla porta. La porta della tenda rappresenta il passaggio e l’ingresso in un luogo dedicato a Dio. Questa porta per il culto cristiano permette a tutti di entrare nei cortili di Dio quando si riconosce il sangue di Cristo Gesù versato sulla croce per il riscatto di ogni uomo. Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unigenito Figlio. Il desiderio di incontrare Dio e di ricevere la sua Vita ci accomuna verso il vero culto e ci fa entrare nei cortili di Dio.
2. DALLA PORTA ALL’ALTARE DEGLI OLOCAUSTI
Il Credente oltrepassa la porta del tabernacolo per percorrere la via del santuario e fermarsi all’altare degli olocausti.
Nella lettera ai Romani al capitolo 12 è scritto: (Il culto spirituale)
“[1]Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. [2]Non conformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.”
2
L’inizio del culto cristiano si ha col portare i nostri corpi nel luogo della radunanza per vivere la
comunione spirituale e giungere insieme all’adorazione.
Sull’altare viene bruciato l’animale offerto a Dio.
Entrare nel luogo del culto separandosi da tutto ciò che è terreno e carnale …, rancori, inimicizie,
tensioni e quant’altro; sapendo che noi non siamo venuti a qualcosa che si tocca con mano d’uomo
(Ebrei cap.12).
Acquisire dunque il pari consentimento e la comunione nello Spirito.
3. DALL’ALTARE DEGLI OLOCAUSTI ALLA BACINELLA DEL LAVACRO
Il secondo tratto del percorso porta i credenti al lavacro cristiano che secondo Apocalisse 7 opera
mediante il sangue di Gesù Cristo.
Una precisa indicazione in tal senso è data dal Signore nel capitolo 13 dell’evangelo di Giovanni,
quando i discepoli vengono lavati per essere preparati alla santa cena della Parola.
Inoltre il capitolo 5 della seconda lettera ai Corinzi parlando della riconciliazione tramite il perdono dei
peccati assegna ai credenti questo ministerio; il riferimento al capitolo 20 dell’evangelo di Giovanni,
versetto 21 permette ai battezzati dallo Spirito Santo il perdono dei peccati.
Un comune atto di pentimento ed una comune preghiera di purificazione a Dio non è sbagliato. Pertanto
si può leggere come guida della coscienza una preghiera in tal senso.
Preghiera per il lavacro: “Caro Padre, per esserti graditi e non offenderti con le nostre vesti impure
chiediamo a te di essere lavati ed imbiancati col tuo prezioso sangue e per questo confessiamo che
nella nostra natura umana abbiamo peccato contro te in pensieri, parole, opere ed omissioni.
Grazie per il sangue tuo versato per il perdono dei nostri peccati e per il lavacro e l’imbiancamento
delle nostre vesti, che ci permette di stare alla Tua santa presenza.
4. VESTITI DI VESTI PULITE E BIANCHE ENTRIAMO NEL TABERNACOLO
Il Tabernacolo dall’opera della croce di Cristo non è più diviso tra luogo santo e luogo santissimo visto
che è stato rotto il muro di separazione del tempio. Nel luogo santo possono entrare solo i credenti che
vivono la comunione cristiana e fanno parte del corpo di Cristo; essi, dal ricevere la Parola ministeriale
alla lode, dalla preghiera all’adorazione ed alla reale risposta e guida di Dio sono liberi di accedere e
non più limitati avendo il Signore con la sua morte, rotto il velo della separazione o muro.
Anche se nel culto sono presenti delle anime nuove queste avranno dallo Spirito mediante la Parola
un loro specifico messaggio affinché desiderino entrare nel corpo di Cristo.
All’interno del tabernacolo detto luogo santo, e con Gesù divenuto unico luogo santissimo, il
credente deve per prima cosa stare tra l’altare dei pani che rappresenta le Sacre Scritture e la luce
del candelabro che rappresenta la rivelazione dello Spirito Santo.
Questa fase corrisponde alla Predicazione della Parola di Dio (Romani 10,14)
5. DALLA PAROLA ALLA OFFERTA (PREGHIERA E LODE) (SERVIZIO SACRO E
COMUNIONE)
L’altare dei profumi è utilizzato da chi ha ricevuto la Parola di Dio.
Sull’altare sono versati i profumi delle preghiere e delle lodi a Dio da parte dei Santi, resi tali dalla
Grazia. L’altare delle offerte prevede anche il tempo della Santa Cena, o comunione del Corpo di Cristo,
ed infine anche il tempo del “servizio sacro” che è l’offerta in denaro. Ricordiamo che questa ultima
offerta attiva il circuito della fede in Dio per benedizione nella vita lavorativa ed economico familiare.
Tutto ciò che si offre a Dio ci viene restituito benedetto e moltiplicato: “moltiplicazione dei pani e dei
pesci”.
6. DAVANTI ALL’ARCA DEL PATTO - ADORAZIONE
Stanno davanti “all’Arca” tutti quelli che hanno offerto in olocausto, che si sono lavati, che hanno
ascoltato la Parola e che hanno pregato e lodato, praticato la comunione e l’offerta: quelli, dunque che
hanno, con coscienza ed alla presenza di Dio, vissuto il percorso segnato dalla “Via del Santuario”.
Costoro davanti alla testimonianza del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, adorano Dio in Spirito e
verità, ed il sentimento che li conduce è la gratitudine.
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Essi, come ci insegnò Mosè, chiedono a Dio secondo il loro personale bisogno e Dio parla loro ricordando la Parola predicata e dando di questa un messaggio personale e specifico.
Questa è per ognuno la Parola vivente che Dio adempirà nella loro vita ed intorno a loro.
Tutto ciò avverrà nel profumo dell’incenso che esce dal turibolo d’oro esso rappresenta la lode a Dio che sgorga spontanea durante l’adorazione ed è determinata dalla presenza di Dio stesso. Questa è diversa dalla lode e dalla preghiera dove chi loda e prega lo fa in funzione e ricordando ciò che ha ricevuto. La lode che produce il turibolo nasce dalla presenza di Dio e sembra essere senza uno specifico motivo.
Dio cerca veri adoratori per riempirli di vita e di luce e renderli suoi ambasciatori.
7. LA TESTIMONIANZA
Come il percorso verso il luogo Santissimo così il ritorno è fatto come fece Davide: con canti di lode e si conclude col dire agli altri quello che Dio ha fatto per noi.
CONSIDERAZIONI
[LL2PT][CC002]
I falsi dottori
[1]Ci sono stati anche falsi profeti tra il popolo, come pure ci saranno in mezzo a voi falsi maestri che introdurranno eresie perniciose, rinnegando il Signore che li ha riscattati e attirandosi una pronta rovina. [2]Molti seguiranno le loro dissolutezze e per colpa loro la via della verità sarà coperta di impropèri. [3]Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false; ma la loro condanna è gia da tempo all'opera…
[LL2PT][CC002] [21]Meglio sarebbe stato per loro non aver conosciuto la via della giustizia, piuttosto che, dopo averla conosciuta, voltar le spalle al santo precetto che era stato loro dato. [22]Si è verificato per essi il proverbio: Il cane è tornato al suo vomito e la scrofa lavata è tornata ad avvoltolarsi nel brago.
[4]E del luogo dove io vado, voi conoscete la via». [5]Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo conoscere la via?». [6]Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. [7]Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». [8]Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». [9]Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre? [10]Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere. [11]Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse. [12]In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre. [13]Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. [14]Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
Il discorso di Giacomo
[13]Quand'essi ebbero finito di parlare, Giacomo aggiunse: [14]«Fratelli, ascoltatemi. Simone ha riferito come fin da principio Dio ha voluto scegliere tra i pagani un popolo per consacrarlo al suo nome. [15]Con questo si accordano le parole dei profeti, come sta scritto: [16] Dopo queste cose ritornerò e riedificherò la tenda di Davide che era caduta; ne riparerò le rovine e la rialzerò, [17] perché anche gli altri uomini cerchino il Signore e tutte le genti sulle quali è stato invocato il mio nome, [18] dice il Signore che fa queste cose da lui conosciute dall'eternità .[19]Per questo io ritengo che non si debba importunare quelli che si convertono a Dio tra i pagani, [20]ma solo si ordini loro di astenersi dalle sozzure degli idoli, dalla impudicizia, dagli animali soffocati e dal sangue. [21]Mosè infatti, fin dai tempi antichi, ha chi lo predica in ogni città, poiché viene letto ogni sabato nelle sinagoghe».
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[44]I nostri padri avevano nel deserto la tenda della testimonianza, come aveva ordinato colui che disse a Mosè di costruirla secondo il modello che aveva visto. [45]E dopo averla ricevuta, i nostri padri con Giosuè se la portarono con sé nella conquista dei popoli che Dio scacciò davanti a loro, fino ai tempi di Davide.
[46]Questi trovò grazia innanzi a Dio e domandò di poter trovare una dimora per il Dio di Giacobbe; [47] Salomone poi gli edificò una casa. [48]Ma l'Altissimo non abita in costruzioni fatte da mano d'uomo, come dice il Profeta: [49] Il cielo è il mio trono e la terra sgabello per i miei piedi. Quale casa potrete edificarmi, dice il Signore, o quale sarà il luogo del mio riposo? [50] Non forse la mia mano ha creato tutte queste cose?
[9]Non lasciatevi sviare da dottrine diverse e peregrine, perché è bene che il cuore venga rinsaldato dalla grazia, non da cibi che non hanno mai recato giovamento a coloro che ne usarono.
[10]Noi abbiamo un altare del quale non hanno alcun diritto di mangiare quelli che sono al servizio del Tabernacolo. [11]Infatti i corpi degli animali, il cui sangue vien portato nel santuario dal sommo sacerdote per i peccati, vengono bruciati fuori dell'accampamento. [12]Perciò anche Gesù, per santificare il popolo con il proprio sangue, patì fuori della porta della città. [13]Usciamo dunque anche noi dall'accampamento e andiamo verso di lui, portando il suo obbrobrio, [14]perché non abbiamo quaggiù una città stabile, ma cerchiamo quella futura. [15]Per mezzo di lui dunque offriamo continuamente un sacrificio di lode a Dio, cioè il frutto di labbra che confessano il suo nome. [16]Non scordatevi della beneficenza e di far parte dei vostri beni agli altri, perché di tali sacrifici il Signore si compiace. [17]Obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano su di voi, come chi ha da renderne conto; obbedite, perché facciano questo con gioia e non gemendo: ciò non sarebbe vantaggioso per voi.
Apocalisse 15,5
[5] Dopo ciò vidi aprirsi nel cielo il tempio che contiene la Tenda della Testimonianza; [6] dal tempio uscirono i sette angeli che avevano i sette flagelli, vestiti di lino puro, splendente, e cinti al petto di cinture d'oro. [7] Uno dei quattro esseri viventi diede ai sette angeli sette coppe d'oro colme dell'ira di Dio che vive nei secoli dei secoli. [8] Il tempio si riempì del fumo che usciva dalla gloria di Dio e dalla sua potenza: nessuno poteva entrare nel tempio finché non avessero termine i sette flagelli dei sette angeli
Matteo 27,45
[45] Da mezzogiorno fino alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra. [46]Verso le tre, Gesù gridò a gran voce: « Elì, Elì, lemà sabactàni? », che significa: « Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? ». [47]Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano: «Costui chiama Elia». [48]E subito uno di loro corse a prendere una spugna e, imbevutala di aceto , la fissò su una canna e così gli dava da bere . [49]Gli altri dicevano: «Lascia, vediamo se viene Elia a salvarlo!». [50]E Gesù, emesso un alto grido, spirò. [51]Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono, [52]i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi morti risuscitarono. [53]E uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. [54]Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: «Davvero costui era Figlio di Dio!». [55]C'erano anche là molte donne che stavano a osservare da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo. [56]Tra costoro Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedèo.
RIFLESSIONI
Il culto cristiano è fatto di lodi e di labbra che confessano il nome di Dio.
Esso deve seguire “la Via del santuario” e così si incontrerà la Verità e la Vita.
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La vita è personale e viene dalla Parola rivelata ad ogni singolo credente.
La rivelazione si ha e viene scritta nel cuore durante l’adorazione: fase conclusiva del vero culto a Dio.
Atti 3,25
[19]Pentitevi dunque e cambiate vita, perché siano cancellati i vostri peccati [20]e così possano giungere i tempi della consolazione da parte del Signore ed egli mandi quello che vi aveva destinato come Messia, cioè Gesù. [21]Egli dev'esser accolto in cielo fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose, come ha detto Dio fin dall'antichità, per bocca dei suoi santi profeti. [22]Mosè infatti disse: Il Signore vostro Dio vi farà sorgere un profeta come me in mezzo ai vostri fratelli; voi lo ascolterete in tutto quello che egli vi dirà. [23] E chiunque non ascolterà quel profeta, sarà estirpato di mezzo al popolo. [24]Tutti i profeti, a cominciare da Samuele e da quanti parlarono in seguito, annunziarono questi giorni. [25]Voi siete i figli dei profeti e dell'alleanza che Dio stabilì con i vostri padri, quando disse ad Abramo: Nella tua discendenza saranno benedette tutte le famiglie della terra. [26]Dio, dopo aver risuscitato il suo servo, l'ha mandato prima di tutto a voi per portarvi la benedizione e perché ciascuno si converta dalle sue iniquità».

CULTO CRISTIANO - LA VIA DEL SANTUARIO